ROTTA FUTURA

Bottai "Esperienza corporativa", Edizioni del Diritto del Lavoro, Roma, 1928

 

 

BOTTAI, GIUSEPPE, Esperienza Corporativa, Edizioni del Diritto del Lavoro, Roma, 1928

 

CONTENUTO

pagine 1- 152 (138 MB)

pagine 153 - 258 (102 MB)

pagine 259 - 362 (93 MB) 

pagine 363 - 443 (76 MB)

 

INDICE-SOMMARIO

PARTE PRIMA

IDEE E ORIENTAMENTI

DAL SINDACATO ALLA CORPORAZIONE Pag. 11

Le difficoltà del passaggio alla fase corporativa15

Interpretazioni errate16

La « Carta del Lavoro » e l'ordinamento corporativo 17

Preludi dell'ordinamento corporativo

La trasformazione corporativa del sindacato 20

L'azione corporativa del Ministero delle Corporazioni. 21

Ordinamento corporativo e riordinamento costituzionale 24

Problema politico più che tecnico26 

L'ordinamento corporativo fondamento della sovranità dello Stato 28

Gli individui e le masse nella società moderna 30

Forze negative nello svolgimento dell'ordine corporativo 33

L'ora della Corporazione 35

L' impresa del « dovere », massima gerarchia 37

L' ECONOMIA CORPORATIVA 41

Le caratteristiche dell'economia corporativa 45

La potenza espansiva del regime corporativo 45

I principi fondamentali dell'economia corporativa 46 

La Corporazione Nazionale47

I poteri della Corporazione 48

Le funzioni economiche delle Associazioni sindacali 50 

L'economia corporativa e le altre dottrine economiche .

Il salario nella concezione corporativa 52

I limiti corporativi alla libertà dell' iniziativa economica 53

Il primo esperimento di economia corporativa 54

La necessità di una politica dei prezzi 

Prime applicazioni spontanee del metodo corporativo 57

I limiti dell'azione economica delle Associazioni professionali 

L'azione per l'adeguamento del mercato nazionale a quota go •62

Le riduzioni salarialiPag.64

Direttive future e difficoltà da superare65

La necessità di freniall'azione sindacale: verso la Corporazione67

Necessità di disciplinare le funzioni della Corporazione .68

I pericoli dell'attività economica dei sindacati70

Preludi irregolari dell'azione corporativa71

L'economia corporativa nel pensiero di Mussolini72

L'esempio dei grandi paesi industriali74

IL PARLAMENTO CORPORATIVO 75

LA « CARTA DEL LAVORO » 83

La creazione87

« Atto fondamentale di regime »88

Lavori preparatori89

Il documento90

Il « Lavoro » nella concezione fascista93

La « Carta del Lavoro » come documento universale94

Essenza politica della « Carta del Lavoro »98

La « Carta del Lavoro » nell'ordinamento corporativo .103

Essenza economica della « Carta del Lavoro »117

Il significato della « Carta del Lavoro »119

Formazione della « Carta del Lavoro »121

La « Carta del Lavoro » e l' Economia Corporativa123

Essenza giuridica della « Carta del Lavoro »127

Dottrina e pratica sindacale128

Concezione fascista del Lavoro130

Lo statuto dell'organizzazione produttiva131

La dottrina nazionale del Fascismo133

Il contratto collettivo136

La nuova economia139

La nuova coscienza corporativa142

Le applicazioni della « Carta del Lavoro »145

LA LIBERTÀ SINDACALE 153

Che cosa significa « libertà sindacale »157

Come 1' intendono gli altri paesi .... .159

.... e come 1' intende l' Italiafascista.159

La vera « libertà sindacale »16o

Il divieto di sciopero e di serrata161

Il controllo statale e il sindacato unico.1b3

FASCISMO E GINEVRA 167

LA RIVOLUZIONE SINDACALE COME RIVOLUZIONE GIURIDICA . 185

 

PARTE SECONDA

PROBLEMI E REALIZZAZIONI

L'ORGANIZZAZIONE SINDACALE ITALIANA Pag. 195

L' inquadramento delle categorie» 201

Le massime organizzazioni sindacali» 202

Gli Statuti» 204

Le istituzioni assistenziali ed educative» 204

Le Associazioni autorizzate» 205

I primi risultati numerici dell' inquadramento sindacale» 207

La situazione sindacale nel suo complesso» 209

Il ritmo delle iscrizioni» 2 IO

Intralci e, remore dell' inquadramento. ..» 211

Residui di mentalità classista» 2I2

Il progresso numerico dei quadri sindacali» 214

Le categorie nell'organizzazione sindacale» 215

GLI ORGANIZZATORI SINDACALI IN REGIME CORPORATIVO 219

Il problema dei dirigenti sindacali nei suoi termini realistici » 224

L'imponenza dei quadri sindacali» 227.

Dall'« organizzatore » ai « dirigente »» 229

I vecchi organizzatori» 23o

La professione del dirigente sindacale in regime corporativo» 231

Caratteristiche e compili dell'organizzatore sindacale fascista » 233

Unità assoluta tra il pensiero e l'azione» 234

L'organizzatore « vecchio stile »» 236

L'organizzatore sindacale fascista» 239

Il problema dei quadri sindacali» 240

Appello ai giovani» 241

IL CONTRATTO COLLETTIVO IN REGIME CORPORATIVO 243

Il progresso del contratto collettivo in regime corporativo» 246

L'attività contrattuale dei sindacati fascisti» 251

La questione delle inadempienze» 253

La necessità dí sanzioni penali» 256

L' intervento delle Associazioni di grado superiore.» 258

Importanza del .contratto collettivo in regime corporativo» 260

Tendenza espansiva dell'attività contrattuale» 262

Gli accordi salariali» 263

Le inosservanze contrattuali» 263

La funzione del sindacato fascista e il contratto collettivo» 265

SINDACALISMO E SCIENZA Pag. 267

CULTURA E PROPAGANDA CORPORATIVA 275

IL MINISTERO DELLE CORPORAZIONI 285

Carattere del Ministero delle Corporazioni289

Differenze con gli altri Ministeri . . .290

Il Consiglio Nazionale delle Corporazioni .292

Organizzazione interna293

L' azione di propaganda culturale ed educativa294

Ministero delle Corporazioni e Ministero del Lavoro296

Bilancio modestissimo298

L'azione corporativa del Ministero300

Ministero e Sindacati301

Rapporti tra il Ministero delle Corporazioni e gli altri Ministeri303

I CONTRIBUTI SINDACALI 307

Il sistema per 1' imposizione dei contributi31 I

La questione dei contributi suppletivi .314

Cifre e ripartizioni3 r 6

La tenuità di contributi sindacali in regime corporativo .317

Il costo dell'azione sindacale319

Le norme per la riscossione dei contributi320

I SALARI MINIMI 325

GLI UFFICI DI COLLOCAMENTO 329

Il collocamento della mano d'opera nel passato331

La soluzione corporativa del problema .. .333

I - Struttura degli Uffici di collocamento334

II - Il controllo sugli Uffici335

III - Gli obblighi dei datori di lavoro e dei lavoratori336

LE ASSOCIAZIONI AUTORIZZATE 339

LE PROFESSIONI LIBERALI NELLO STATO CORPORATIVO 347

La Corporazione, sistema moralizzatore della professione 351

La previdenza sociale e le .professioni forensi 352

Avvocati e giuristi nell'ordine corporativo 354

Problemi giuridici creati dal sindacalismo fascista 356

Il nuovo diritto pubblico 357

Il problema delle classi sociali358

Sindacalismo e corporativismo 360

L' intellettualismo nel regime fascista 363

Politica e tecnica 365

I Congressi tecnici in regime fascista 366

GLI ARTISTI IN REGIME CORPORA i IVO. .. Pag. 369

IL SINDACALISMO FASCISTA E LE CLASSI MEDIE 377

La parificazione delle classi in regime fascista 382

Le classi medie nell'ordinamento corporativo 383

Nessun « dovere » dello Stato verso i cittadini 384

L'ARTIGIANATO » 387

LE FUNZIONI ASSISTENZIALI DEL SINDACATO FASCISTA 391

Il segno distintivo del sindacato fascista 395

Importanza delle funzioni sociali dei sindacati 397

I SINDACATI FASCISTI E L' IGIENE DEL LAVORO 399

Il Governo fascista e la salute del popolo 404

Il « Medico di fabbrica » 405

IL DOPOLAVORO 407

L'ORDINAMENTO CORPORATIVO SPAGNUOLO 417

Le difficoltà e i pericoli dei paragoni 419

I precedenti dell'ordinamento corporativo in Spagna» 420

Lineamenti del sistema legislativo 421

I Comitati paritetici locali 422

Le Commissioni miste di lavoro 423

I Consigli di Corporazione 424

La Commissione delegata 425

Norme di procedura 425

Le funzioni delle Corporazioni 426

Le differenze con l'ordinamento corporativo italiano 428

 

MUSSOLINI ORGANIZZATORE DELLA NAZIONE 431

Indice-sommario 439