ROTTA FUTURA

Contro lo spazio siderale e le tessere infinitamente piccole

SE VOGLIAMO DIVENTARE RAPPRESENTANTI CREDIBILI DEL POPOLO ITALIANO, OCCORRE CHE PARLIAMO DI PIU' DI ITALIA E MENO DI QUESTIONI INTERNAZIONALI O DI "FILOSOFIA". OCCORRE DIRE AI CITTADINI SE CI VOTANO,COME INTENDIAMO RESTITUIRGLI IL SENSO DI SICUREZZA E LA SICUREZZA, COME INTENDIAMO COMBATTERE LA MALAVITA ,COSA VOGLIAMO FARE PER FAR RIPARTIRE IL SISTEMA ITALIA ,LA PRODUZIONE,IL LAVORO PER TUTTI (NON SOLO PER I GIOVANI!!!!!, ALTRA STUPIDATA CHE HA IMPEDITO A GENTE DI 35/40/50, PER ANNI DI TROVARE IL LAVORO DOPO AVERLO PERSO CAUSA LA CRISI) COME VOGLIAMO INCENTIVARE IL TURISMO, PULIRE LE CITTA',QUALI OPERE PUBBLICHE ED INFRASTRUTTURE REALIZZARE PER IL PAESE, COME INTENDIAMO SALVAGUARDARE LA SCUOLA, L'ISTRUZIONE, LACULTURA, LA SANITA',COME INTENDIAMO INTERVENIRE NELLE AREE DEPRESSE ,IN MANO ALLA CAMORRA O MAFIA,COME BONIFICARE LE "TERRE DEI FUOCHI", COSA IMPORTANTISSIMA RIVALUTARE E POTENZIARE I NOSOCOMI,LIBERANDOSI ANCHE DALLA MORSA DELLE STRUTTURE PRIVATE,...

Quella indicata dal bravo Paolo è una questione molto importante, la questione dei programmi e delle proposte. La politica, per impreparazione e mancanza di coraggio, cerca di evitare di fare proposte chiare e incisive, anche per la mancanza di energie per diffornderle e difenderle. La tattica, in alternativa alla linea del fronte delle proposte definite, è quella di allargare il discorso alla Grand Strategy, i grandi sistemi, le fumosità, le parole d'ordine, "YES, WE CAN", "YES, I CARE", "LARGO AI GIOVANI", "LA PERSONA AL CENTRO" e tanti altri, per non poter essere messi spalle al muro nel dibattito. Non puoi essere messo spalle al muro nel vuoto, se il discorso è nello spazio rarefatto.
Se non puoi restare solo sul vago allora si scende nel microscopico dettaglio, nel cesellare discorsi complicati su questioni piccole, da articolare con la lingua segreta dei tecnici, con gli elenchi numerati puntati, task-force, missioni, paragrafi, azioni-obiettivo. Le cinquecento proposte per Roma di Calenda, i meetup di quartiere grillini, mille referenti, mille incarichi. Mucchi di tessere di mosaico che se non vedi l'insieme e dove vanno messe puoi concludere solo che la colpa è tua, che non hai capito la linea e magari lavori cinquanta ore a settimana.
Bisogna ricordare anche che molte persone a cui quelle proposte sono indirizzate vedono nella "politica" un altro servizio, anche a pagamento, con cui risolvere piuttosto le questioni personali che più gli interessano: il lavoro, la casa, la salute. Poi il cittadino medio si pone il problema del lavoro, casa e salute dei familiari e degli amici. Solo dopo arrivano la Nazione, i problemi della città, l'ambiente, il futuro, i massimi sistemi, se non si è mescolato intanto tra i simpatizzanti anche chi è in cerca della raccomandazione o del favore, se non dell'impiccio e della complicità in atti contrari alla legalità. Esiste dunque l'ulteriore barriera del far capire che quello che proponi è davvero di suo interesse.

La tentazione di lanciarsi nello spazio siderale della grande strategia e dei massimi sistemi è naturale per chi ha studi elevati e quella di andare a fabbricare i pezzi di un puzzle del massimamente dettagliato è tipica di chi ha fatto studi tecnici, oltre che di tutte le persone che credono di averli fatti.

La via della politica è quella di mezzo, che affronta problemi reali dentro una visione coerente di massimi sistemi. È la via più pericolosa e difficile perché è quella dove tutti gli altri cercheranno di metterti spalle al muro contro le tue affermazioni, sia per la loro coerenza con il discorso generale che per la loro solidità a fronte dei fatti, con la loro famosa testardaggine.

Le proposte non possono essere solo quelle della grande strategia e della "filosofia" perché la gente è arrabbiata, «stufa» come diceva una delle donne che anni fa costituì Rotta Futura, certo. Allora stiliamo prima nel nostro movimento le proposte nuove, confrontiamoci sui grandi sistemi a cui devono poter rispondere in modo logico e sui dettagli pratici ed efficaci con cui le proposte devono rispondere alla logica dei fatti.

Io mi sto concentrando adesso sul fine vita, perché è un argomento che purtroppo mi sta a cuore, e sulla città di Roma. So che le proposte e le analisi per Roma non possono tutte valere anche per Firenze, Napoli, Palermo o Milano. Leggiamo, discutiamo, scriviamo, poi agiamo con le persone, facciamo propaganda.
L'unica cosa che non si può fare è non fare nulla, o farlo solo sui social