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CONGRESSO NAZIONALE27/28 GENNAIO 2024ROMASintesi dei punti principali del PROGRAMMA POLITICO
Democrazia Sovrana Popolare risulta l'unica forza, seria e strutturata, in grado di proporre un radicale cambiamento di paradigma per la pace, la giustizia sociale e la libertà. Offriamo una casa e indichiamo una rotta ai tanti dispersi nel "mare magnum" della sterile contestazione, a ogni persona che vuole lottare, ma soprattutto a chi ha perso, o non ha mai avuto, la fiducia nel fare politica. COSTITUZIONE Ripristino ed attuazione di tutti i dettami Costituzionali, a tutela dell’assetto democratico, della giustizia e dei diritti fondamentali dei cittadini, a partire dalla libertà di espressione e di informazione.
POLITICA INTERNAZIONALE, ECONOMICA E MONETARIA, SOVRANITÀ NAZIONALE Superamento della globalizzazione e del modello unipolare. Impegno nella formazione di un mondo multipolare basato sulla cooperazione tra Stati come presupposto delle relazioni internazionali e della pace fra i popoli. Fuoriuscita dalle Istituzioni Europee e dall’Euro, nell’ottica della solidarietà fra Stati Membri e del benessere dei popoli. Abiura delle politiche liberiste, con l’obiettivo della piena occupazione. Tutela del contante quale moneta a corso legale, nell’ambito del contrasto ai soprusi dello strapotere finanziario. Recupero della sovranità ex art. 1 Costituzione, nel contesto geopolitico internazionale. Fuoriuscita dalla NATO, nell’ambito del riposizionamento dell’Italia nel contesto internazionale. Lotta ai fenomeni migratori incontrollati che mascherano, con una retorica di buonismo, gli interessi cinici dei capitalisti globalizzati.
POLITICA SOCIALE, INDUSTRIALE E DEL LAVORO Recupero del primato della politica sulla finanza e del lavoro sulla rendita. Riequilibrio delle disparità territoriali e politiche di contrasto all’emigrazione interna. Lotta al capitalismo finanziario ed al potere delle agenzie di rating. Vietare la libera circolazione dei capitali. Tassazione delle imprese multinazionali operanti in Italia ed abolizione dei paradisi fiscali, nell’ambito dell’armonizzazione fiscale fra Stati. Difesa della piccola e media impresa, associata all’intervento dello Stato nella politica industriale nazionale e nei settori strategici, prevedendone la salvaguardia anche attraverso la nazionalizzazione. Valorizzazione sostanziale del Made in Italy, a partire da artigianato e gastronomia, arrivando alla difesa delle nostre imprese simbolo. Lotta alla delocalizzazione. Lotta alle disuguaglianze e ricostruzione dello Stato sociale. Riforma del sistema elettorale con l’introduzione del sistema elettorale proporzionale puro con preferenze per riannodare il rapporto fra popolo e istituzioni
INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CYBERSECURITY, CITTÀ DIGITALI, INFRASTRUTTURE 5G Regolamentazione dell’IA, in funzione servente i bisogni della collettività e nell’ambito della tutela dei diritti del lavoratore. Rifiuto della censura nei confronti della cosiddetta “disinformazione”. Nessuno, tantomeno OMS o UE, ha diritto, senza contraddittorio, di definire le espressioni censurabili. Contro ogni reato di opinione. Attuazione letterale dell’Art. 21 della Costituzione. Contrasto agli strumenti di controllo della privacy ed alle riduzioni di libertà individuali. Difesa del diritto alla libertà di circolazione e di spostamento sul territorio urbano, nell’ambito del contrasto al progetto delle “città 15 minuti”. Tutela sostanziale dell’ambiente e del territorio, con particolare attenzione alle situazioni di degrado idro-geologico. Contrasto del capitalismo “green” a partire dall’introduzione di massa della mobilità elettrica. abolizione dell'art. 10 della legge n. 214/2023 (aumento dei limiti dei campi elettromagnetici) e fissazione dell'obiettivo di qualità a 0,6 V/m
SCUOLA, FAMIGLIA, AMBIENTE Aumenti significativi degli stipendi degli insegnanti di ogni ordine e grado. Riforma della scuola, mediante la valorizzazione dei classici e lo stimolo del senso critico negli studenti. Valorizzazione della famiglia, in correlazione con la lotta alle tendenze omologanti ed alle direttive sul cambiamento di genere e l’educazione sessuale ai minori. Ripristino del principio di sovranità in ambito sanitario, mediante il rifiuto dei nuovi strumenti proposti dall’OMS (Trattato Pandemico e, soprattutto, degli emendamenti capestro ai Regolamenti Sanitari Internazionali, attenendosi ai Regolamenti oggi in vigore). Rifiuto della cultura “Woke” e della “Cancel Culture”, correlato alla tutela delle opinioni minoritarie ed al divieto di discriminazione. Adozione di basi scientifiche solide nell’ambito dell’equilibrio tra ecosistema ed esseri viventi. Consolidamento della legislazione posta a tutela dei diritti degli animali per il contrasti di crudeltà nei loro confronti.
SANITÀ PUBBLICA E TRATTAMENTI SANITARI Sostegno alla sanità pubblica, con incremento dei fondi finalizzati a interventi di provata efficacia e sicurezza, limitazione della sanità privata. Rimozione dei vincoli nelle assunzioni e sostituzioni di personale. Piena libertà di scelta diagnostica e terapeutica, secondo i dettami del giuramento di Ippocrate. Protezione della potestà genitoriale in merito a scelte di natura sanitaria. Divieto di discriminazione in ambito sanitario. Ripristino della farmacovigilanza attiva, al fine della valutazione dinamica del rapporto tra rischi e benefici attesi dai diversi trattamenti, della certificazione degli effetti avversi di trattamenti sanitari e della corresponsione di indennizzi risarcitori. Tutela della libertà di stampa e di informazione in materia sanitaria e promozione di un reale confronto scientifico in sedi istituzionali. Politiche di sostegno alla disabilità, alle fasce deboli della popolazione e ai portatori di patologie croniche. Abolizione della Legge n.119/2017 (legge Lorenzin) e degli obblighi vaccinali ed istituzione di una commissione d’inchiesta sugli effetti avversi indotti nei minori dall’eccesso di vaccinazione. Sperimentazione in alcune ASL di un modello di finanziamento delle Organizzazioni e di remunerazione degli attori in Sanità che “paghi la salute” (il risultato complessivo in termini di salute), anziché lasciare che gli interessi degli attori siano di fatto allineati alla malattia, come accade oggi.
AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE, TERRITORIO Difesa della sovranità alimentare. Tutela delle coltivazioni tradizionali, e contrasto all’inserimento di ingredienti nuovi e non testati nei processi di produzione alimentare. Abolizione dei trattati sovranazionali che limitano la produzione interna a danno della produzione agricola, armentizia, forestale ed ittica. Recupero di sementi, specie, colture e allevamenti tipici, associato alla promozione dell’agricoltura biologica, e compressione delle monocolture, degli allevamenti intensivi, OGM e derivanti da TEA (tecniche di evoluzione assistita). Sostegno a piccoli e medi coltivatori. Tutela degli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari e dei metodi di produzione che conferiscono valore aggiunto al Made in Italy. Estensione dell'obbligo di completa etichettatura per i prodotti di provenienza estera. Contrasto al fenomeno di abbandono rurale. Messa in sicurezza idrogeologica del territorio con conseguente recupero e valorizzazione dei terreni abbandonati.
GIUSTIZIA Riforma dell’ordinamento giudiziario, mediante introduzione di un doppio concorso per Pubblici Ministeri e Giudici. Riforma dei reati contro la fede pubblica, con inasprimento delle pene per i casi di falso del pubblico ufficiale in occasioni di emergenze, calamità, trattamenti sanitari. Riforma del diritto amministrativo, con limitazione dell’affidamento diretto dei servizi pubblici locali. Introduzione del reato di tradimento della sovranità nazionale a favore di soggetti, pubblici o privati, stranieri. Riduzione del contributo unificato e abolizione dello stesso nella fascia sotto i mille euro, abolizione della marca da bollo per diritti di cancelleria. Riforma del gratuito patrocinio per i cittadini meno abbienti al fine di garantire l’attuazione del diritto di difesa.
Appendice Opposizione ad ogni forma di privatizzazione in ogni settore con la nazionalizzazione dei settori strategici. Lavoro: Abrogazione di tutte le leggi che legittimano la precarietà del lavoro e stop al nuovo caporalato sotto qualsiasi forma, con il ripristino del CCNL. Casa: Abitazione come diritto fondamentale delle persone, grandi politiche di rilancio dell'edilizia popolare pubblica con affitti commisurati al reddito, utilizzo dei grandi patrimoni immobiliari e recupero a scopo abitativo dei patrimoni immobiliari abbandonati. Sanità: Abolizione dei ticket sanitari, blocco delle privatizzazioni nella sanità e dei tagli dei servizi di assistenza dei disabili, importanti investimenti per aumentare sanità territoriale, posti letto, medici e personale paramedico. Potenziamento dei servizi sanitari di prossimità con l’aumento dei medici di base ed il dimezzamento dell’attuale massimale di pazienti assistiti da ogni medico di famiglia. Il medico di famiglia deve tornare a fare il medico, a visitare e curare le persone e non solo a prescrivere ricette come avviene nella maggioranza dei casi ormai, per questo bisogna inserire i medici di base nel SSN superando l’attuale modalità della convenzione. Abrogazione del d.lgs. 30 dicembre 1992*, n. 502, che ha trasformato gli ospedali in aziende ed introdotto il tetto di bilancio sulla spesa sanitaria; l’assistenza sanitaria universale per tutti i cittadini non può essere vincolata ad un budget, la salute deve tornare ad essere un diritto non un business legato a mere logiche di profitto. *Le USL (Unità Sanitarie Locali) vennero trasformate in ASL (Aziende Sanitarie Locali), dotate di autonomia organizzativa, gestionale, tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile nonché centri di imputazione di autonomia imprenditoriale, svincolate da un'organizzazione centrale a livello nazionale, poiché dipendenti dalle regioni italiane. Ambiente: importanti investimenti per la prevenzione e l’abbattimento del rischio idrogeologico attraverso interventi di ingegneria ambientale e naturalistica. Maggiori investimenti per l’aumento di personale, l’acquisto di mezzi e attrezzature per il contrasto agli incendi. Nazionalizzazione di ogni servizio a sostegno dell’antincendio boschivo. Interventi di ingegneria naturalistica in tutte le aree boschive distrutte dagli incendi al fine di prevenire il dissesto idrogeologico delle aree interessate e per un celere ripristino dell’area boschiva. Divieto assoluto di cambiamento di destinazione d’uso dei terreni classificati come area boschiva. Disincentivazione per lo sfruttamento di terreni incolti per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici. Contrasto al consumo dei suoli, all’abbandono del territorio e della produzione agricola. Pieno sostegno alla produzione agricola di qualità, biologica e a Km0, attraverso risorse economiche e moderne ed efficienti infrastrutture. Maggiori investimenti per la bonifica dei siti contaminati. Superamento del termovalorizzatore nel ciclo dei rifiuti. Ripubblicizzazione dell’intera filiera di gestione dei rifiuti. Incremento della raccolta differenziata attraverso la realizzazione di una adeguata impiantistica di selezione e recupero dei materiali con ricadute notevoli sul piano occupazionale.
Italiani all’estero Riformare totalmente il sistema consolare della Farnesina, dando servizi sui territori e disarcionare le lobby di potere , vietando a chi ha conflitti d’interesse di ottenere carichi istituzionali. Velocizzare e facilitare le operazioni burocratiche, raccolta firme online e voto elettronico per gli Italiani all’estero. Ridare pieni poteri ai consolati generali e servizi gratuiti agli italiani all’estero, come prima del 2011. Difesa e sostegno della lingua e cultura italiana nelle strutture pubbliche dei sistema educativi esteri, utilizzando al meglio la buona rete di istituti italiani di lingua e cultura all’estero come la Società Dante Alighieri. Scuola e Università vanno sottratte a ogni forma di precarietà e privatizzazione e adeguate in termini di finanziamenti pubblici inclusa la ricerca, fino al 6% del PIL e oltre. Si deve superare il modello aziendalistico e verticistico per uno che si rifaccia ai principi costituzionali. Tempo pieno, sfida alle povertà educative e inclusione. Ancora: contrasto al precariato e sostegno alla professionalità dei docenti, cui aumentare gli stipendi, tutela del diritto allo studio. |