ROTTA FUTURA

L'agenda marrone - ficcanaso numerici

  

 

Ho trovato un'agenda marrone tra le cose di mia madre, scomparsa vent'anni fa. L'agenda, o meglio una "rubrica", contiene degli appunti sul terrorismo italiano degli anni tra il 1978 e il 1982, gli anni in cui ero al liceo. Tra le pagine sono conservati comunicati d'agenzia dell'epoca, che mia madre raccolse quando era in servizio a TG2 Dossier.
Ho fatto un mazzo con le agenzie e cominciato a scansionarle, ordinando le immagini in questo sito in una pagina dedicata, sistemandole come nessi ipertestuali in ordine cronologico. Alcune delle agenzie sono senza data, perché il foglio è stato strappato sopra la riga della data completa.
Il motivo di questo lavoro non è più importanti di altri lavori inutili fatti su questo sito, li posso accomunare con la convinzione che "il tutto contiene completamente le parti, la parte rappresenta completamente il tutto".

Ci sto lavorando a piccoli intervalli, da un paio di settimane, e sta succedendo una cosa interessante.
Le pagine del mio sito ricevono pochissime visite, una o due. Se le condivido in qualche gruppo WhatsApp o Facebook ricevono una ventina, trentina di visite al massimo. Invece la pagina dove sono elencate le scansioni ha cominciato a registrare visite fin dall'inizio, visite che aumentano di giorno in giorno. Ora sono arrivate a 48. Considerato che non ho pubblicizzato presso sistemi di comunicazione l'esistenza della pagina, ipotizzo che si tratti di visite di sistemi automatici, che esista un sistema a livello di server presso il gestore del mio hosting che reagisce alla pubblicazione di una pagina in cui c'è scritto "terrorismo", "Brigate rosse", "Prima linea" e che invia un bot per visitare e controllare il contenuto della pagina web, per poi inviare una segnalazione ai sistemi di sicurezza del Viminale. Benissimo.

Si può parlare di libertà di espressione quando il cittadino viene segnalato al potere non per il contenuto logico dei suoi scritti, sottoponendolo a vero e proprio spionaggio per la sola presenza di termini ripetuti decisi dal potere?
Qual è la logica di questi sistemi di controllo? È credibile che una persona che si sia messa in testa di ricostituire le BR "3.0" inizi a pubblicare immagini di notizie di agenzia vecchie di 40 anni o semplicemente con contenuti terroristici su pagine web pubbliche?
Qual è l'efficacia preventiva di questi controlli? Se anche io scrivessi «tira la bomba, tira la bomba/ Careca, tira la bomba!» e volessi davvero poi un giorno piazzare degli ordigni, è pensabile che io venga messo sotto controllo, seguito, investigato per impedirmelo su basi di prova così inconsistenti? Senza altri indizi più solidi, come notizie di spie in carne e ossa o incontri con terroristi veri già noti?
Non è più probabile che la segnalazione delle pagine, che sono meri atti simbolici, contenenti termini "sensibili" per i ficcanaso digitali non finisca in un grande archivio e che non porti a nessuna azione autentica per impedire fisicamente a chi le ha pubblicate di agire poi con atti terroristici?

Spesso, dopo un'azione di terrorismo, piccola o grande, sentiamo dire che l'autore «era sul radar dell'intelligence», oppure «la polizia aveva un fascicolo a suo nome con delle segnalazioni».
Temo che siano soltanto i rapporti delle spie digitali, create e in azione solo per permettere al capo del servizio di spionaggio di dire di aver fatto "qualcosa" contro il terrorismo on-line. Un sistema di questo genere, con controlli digitali a livello di server, avrebbe senso dal punto di vista funzionale se accompagnato da un sistema altrettanto penetrante di controlli su altri media e con l'azione di agenti umani che controllassero metodicamente tutte le segnalazioni sulla base di procedure definite, indagando ogni singolo caso; se i controlli e le procedure sono sottoposti a selezione dall'alto, o fatti solo in base a scarse risorse disponibili o eseguiti a campione, il sistema diventa parziale, manipolabile e democraticamente incoerente, quindi sarebbe l'ennesima dimostrazione dell'incapacità della burocrazia di tutelare bene qualcosa, oltre sé stessa.

Il verificarsi attraverso gli anni di attacchi ripetuti da parte di terroristi "noti" non depone favorevolmente per l'esistenza di un vero sistema di contrasto alle spalle dei "ficcanaso numerici".