ROTTA FUTURA

1999-2023 variazione elettori a Roma

Questo è un lavoretto sulla variazione della distribuzione degli elettori sul territorio di Roma tra il 1999 e il 2023 per suddivisioni territoriali.

È un lavoro che sembra fatto con un sistema GIS, in realtà è stato fatto "a mano" con excel e GIMP, colorando le zone. C'è qualche sbavatura, il risultato è accettabile.

Quella a sx è una immagine delle suddivisioni territoriali toponomastiche (le RQSZ, da non confondere con quelle urbanistiche), senza la divisione per municipi. La divisione per municipi permette la distinzione di zone aggiuntive che abbiamo contraddistinto anteponendo il numero del municipio al numero di RQSZ.

Sulla mappa abbiamo aggiunto delle in grigio le zone disabitate che non figurano nei territori di municipio.

Abbiamo utilizzato i dati delle elezioni del 1999 e quelli delle regionali del 2023 e per ogni zona abbiamo calcolato la variazione in percentuale della popolazione elettorale. Abbianmo quindi prodotto il grafico visibile a sx mettendo in ordine di variazione le zone territoriali.

Le zone a sx della riga verticale hanno perso popolazione elettorale rispetto al 1999. Gli estremi vanno dal Celio, che ha perso il 74% degli elettori, a Castel Porziano, dove gli elettori erano meno di un centinaio e con l'edificazione sono diventati oltre 1200. Caso più notevo quello della zona di Lunghezza in VI municipio dove gli elettori sono passati da 11.000 a quasi 30.000.

Il movimento è nettamente centrifugo, come mostra l'immagine successiva.

Le zone RQSZ divise per municipi sono state colorate con tonalità di colore.

In giallo dove la popolazione di elettori è diminuita, in rosso dove la popolazione è aumentata. Dove la variazione è stata bassa o nulla le tonalità sono più sfumate o appaiono nel colore di sfondo.

Si tenga presente che la variazione è percentuale e che le variazioni superiori a 100% sono tutte registrate con lo stesso tono di rosso. La colorazione evidenzia il movimento centrifugo e l'abbandono del centro storico.

Adesso gli elettori a Roma sono circa 2.450.000.

Dividiamo la città in tre zone: fuori del GRA ("periferia"), dentro il GRA e a contatto con l'anello stradale ("borgate"), dentro il GRA non a contatto ("centro"), comprese le due zone di Ostia vecchia.

elettori 1999
Centro: elettori 67%. Borgate: elettori 16%. Periferia: elettori 17%.

elettori 2023
Centro: elettori 62%. Borgate: elettori 16%. Periferia: elettori 22%.

Nel 2023 un elettore su sei vive a ridosso del GRA, uno su cinque al di fuori. Nel 1999 le periferie erano numericamente passive, perché nel "centro" vivevano due elettori su tre; oggi sono tre su cinque. In 25 anni l'importanza numerica della questione delle periferie è sempre cresciuta, senza che il "centro" - cioè il Campidoglio e la politica che vive nel centro di Roma seguisse adeguatamente questo sviluppo. La gestione del consenso avviene passivamente attraverso i centri amministrativi dei municipi e la piccola politica locale, con il malinteso sulla gestione dei fondi spesi dai municipi e decisi amministrativamente a livello di Campidoglio; tale confusione permette sia alla politica del centro che a quella della periferia di accusarsi a vicenda per le carenze e il clientelismo, controllando e gestendo attraverso i municipi il malcontento di chi vive a ridosso del GRA.

La richiesta di una alternativa alla gestione "campidogliesca" delle periferie si ritrova nella facilità con cui gli elettori lontani da piazza Venezia abbiano prima abbracciato in massa la proposta grillina nel 2016 e poi quella di Michetti nel 2022 (cfr. altro articolo del blog GIS: 2021 - Amministrative Roma - sindaco vincitore al primo turno).

Se ipotizziamo lo sviluppo futuro potremmo dire che la bilancia del voto nel 1999 vedeva due elettori in centro e uno fuori e dopo 5 lustri la situazione è cambiata in ragione di tre elettori in centro e due fuori: la differenza si è ridotta a un elettore su cinque. Se la tendenza di abbandono del centro continuerà in circa dieci anni la differenza tra centro e "non centro" in elettori diventerò numericamente irrilevante.

La situazione è ancora più particolare se si prende in considerazione il centro storico. Senza prendere in considerazione le zone del vecchio XVII municipio le aree del centro hanno perso il 25% degli elettori e, se nel 1999 rappresentavano il 5% del corpo elettorale, ora, anche con l'aumento della popolazione complessiva, forniscono il 3,8% dei voti nel 2023. Questo scomparsa del peso politico del cuore del Centro potrebbe sfociare ancora nel tentativo di sciogliere amministrativamente l'Urbe; questa minaccia sarà oggetto di un altro post.