ROTTA FUTURA

Il vaccino marchio - mi ricordo

 

Sono stato vaccinato da piccolo. Ricordo i signori a scuola con l'aggeggio a tre dentini, se non mi sbaglio era contro la tubercolosi. Si doveva fare, basta. Ricordo pure che al mare ragazzi ci mostravamo il segno del vaccino contro il vaiolo, un segno bruttino, soprattutto per le ragazze - un segno oggi scomparso tra i giovani. Ragazzino e studente mi vennero proposte le storie edificanti sulle signore che mungevano le mucche e il tizio che giocava con le muffe. Fatto il liceo e l'università dovevo essermi fatto una idea abbastanza precisa di cosa fossero i vaccini. Ricordo benissimo richiami e vaccinazioni fatti da militare - anche quelle pratiche mediche a cui non si poteva obiettare: essere recluta vuol dire tornare piccoli, gente che ti strilla e dà ordini, ti fanno cose che non si capiscono, cibo schifoso affibbiato a forza.

Non molti anni dopo lessi un articolo il cui titolo mi è rimasto impresso: "lo sporco segreto dei vaccini".
Era un articolo che spiegava sgradevoli segreti della pratica moderna della vaccinazione; so oggi che era un articolo apparso sulla rivista "Internazionale", gennaio 1997, più di vent'anni fa. L'articolo non era molto convincente, non fece che perfezionare la mia valutazione delle vaccinazioni: è una pratica medica, ha dei rischi, ha dei vantaggi. Come tutte le questioni sanitarie, poiché la produzione sta in mano a grandi aziende private, lo Stato deve vigilare su quali introdurre e quali no, dopo lunga valutazione dei rischi e dei costi, per il semplice fatto che gli interessi economici di alcuni non possono mettere a rischio la salute di altri; la corruzione in questo settore provoca danni alla salute di vittime indifese, colpite a caso.

Per vaccinarsi bisogna accettare una pratica medica per una malattia invisibile, ipotetica, futura. Bisogna dare fiducia a un sistema sanitario. Se questa fiducia non c'è, non bastano le multe a costruirla, solo un cretino può credere che servano le minacce.

Oggi la rivista "Internazionale" scrive a favore dei vaccini, sempre senza essere convincente, perché ha sposato le posizioni pro vaccini senza prendere in considerazione i motivi profondi della resistenza antivax. La cosa ridicola è che una delle accuse di "Internazionale" è contro i mezzi di informazione che spargono notizie inesatte e fuorvianti; sono i giornali per primi a confondere le acque e a prestarsi alle campagne terroristiche che aumentano la sfiducia verso la sanità e il governo.