Toeplitz. Il banchiere
TOEPLITZ, LUDOVICO Il banchiere, Edizioni Milano Nuova, 1963
Quando ho letto il libro di Manghetti sulle banche italiane ho trovato citato, con disprezzo di classe, il banchiere Toeplitz. A trovarmi tra le mani questo libro, scritto dal figlio, me lo sono letto con piacere. Pensavo di trovarci notizie sul sistema bancario italiano prima della Grande guerra: sbagliavo. Nel libro di bancario non c'è quasi nulla, si parla per lo più della Bella epoque in Italia, e degli anni successivi fino al fascismo. Aneddoti, vignette. Per chi si appassiona al costume e alla società, prezioso. Sul biografato e sulla banche si trova di più alla voce della wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Jósef_Leopold_Toeplitz
Si racconta un mondo che aveva dei pregi, ma che sarebbe meglio non far tornare.
Tra i pregi, un maggior senso dell'onore anche se con qualche ridicolaggine tipica di questo concetto, l'onestà - nella grande ricchezza, un'onestà abbastanza facile anche se non scontata (oggi la gente si ruba i milioni di euro avendone a decine, ma che ce devi fa?). Un onore glielo tributo volentieri. I Toeplitz, ebrei russi di nazionalità polacca, nel 1915 vestirono tranquillamente la divisa dell'Italia e l'autore, italiano da una generazione, andò in trincea. Poi seguì D'Annunzio e ugualmente accettarono il fascismo, anzi, lo aiutarono senza problemi. Il libro è del '63, quindi il giudizio su Mussolini deve essere duro, tanto più che la morte di Toeplitz padre gli permise di non assistere - non lo avrebbero toccato comunque - all'infamia delle leggi razziali.
Il libro è quasi tutto di storielle divertenti ma non edificanti. Io ci vedo gli stessi difetti della nostra borghesia arricchita, dei nobili senza meriti e degli snob. Nella Bella epoque c'erano molte cose in comune con i giorni che viviamo, la pornografia, la droga, l'harem di molte signore costruito sul denaro e sul potere. Gente distantissima dal popolo e pronta di nascosto a sfruttarlo. Che regolava le questioni coi dipendenti prendendoli a schiaffi sapendo che quelli non potevano reagire.
Eroi geniali, gente normalissima e gente di merda, come oggi.