ROTTA FUTURA

Questa volta è diverso

 

Reinhart, Carmen M. e Rogoff, Kenneth S.

Questa volta è diverso. Otto secoli di follia finanziaria

Il Saggiatore, 29 nov 2010 - 426 pagine

 

<<Libro Cassandra, di difficile lettura, tutto tabelle e grafici. I lettori inesperti si lamentano che è troppo pedante, gli esperti che è superficiale; molti lo hanno screditato nel 2013 quando è stata scoperto un errore nei calcoli relativi a una singola affermazione....>>

Comincia così una specie di articolo che avevo iniziato su questo libro. Mi sono poi reso conto che è abbastanza tardi e troppo lungo perché un sociologo disoccupato lo usi per far perdere tempo ai suoi amici di fb.

Mi limito a osservare che gli A. testardamente si attengono alla questione economica. Il libro è dedicato alle crisi, e in questo è fatto molto bene, anche quando si cerca di trovare dei modelli o fare delle valutazioni generali tuttavia ci si attiene ai soli numeri dell'economia mercantile, ci si rifiuta di prendere in considerazione gli aspetti strategici e in particolare la politica di potenza. Perché la Gran Bretagna non ha mai registrato un default nell'era moderna? Perché è stato il più grande e impero coloniale della storia. Come ha fatto la Francia a uscire dalla serie nera di default precedente alla Rivoluzione (8 default in 230 anni)? Diventando una potenza coloniale.

Ai default e agli indici non vengono accoppiate le crisi militari. Poiché sono esperti studiosi questo non è un caso.

Tra le righe dicono chiaramente che il FMI non è un fattore di stabilità ma un motore di crisi, per diversi motivi importanti.

Quando il 12 gennaio la signora Lagarde ha detto che i prezzi delle materie prime sono bassi e vanno bene così, con una fase di ulteriore crisi a breve che è meglio per tutti nell'economia cinese, ho avuto un brivido. Ieri notte dicevo al mio amico Ale che i prezzi bassi del petrolio creeranno crisi in tutto il mondo. Non so perché gli ho fatto l'esempio del Venezuela, stamattina ho letto che il Venezuela è stato dichiarato lo stato di emergenza economico.

Questa volta è diverso, parola di sociologo disoccupato.