ROTTA FUTURA

Ius soli - la gara dei cretini

 

La legislatura volge al termine e la maggioranza parlamentare produce iniziative di legge che si superano l'una l'altra in cretineria. Il 15 giugno toccherà al cd "ius soli" l'entrata nel novero delle fesserie fatte dall'oligarchia nata dall'unione tra il PCI e i feudatari all'italiana, classe senza nobiltà e senza soldi.

La dimostrazione principe che la stupidità è al potere - al posto della "fantasia" - è che la legge andrà a mettere in crisi l'uguaglianza e la libertà dei cittadini nella UE, le cose che - a parole - più stanno a cuore alla gente che propone lo ius soli.

Anche se non guardiamo al fatto che la legge darà una cosa che non hanno chiesto a persone prive di capacità di determinarsi e difendere i loro interessi (il cittadino cinese che riceve altra cittadinanza perde la sua, per esempio) il movimento dei "nuovi italiani" metterà ulteriormente in crisi gli accordi di Schenghen. Il cittadino di un paese del Terzo Mondo potrà chiedere la cittadinanza per il figlio nato in Italia opportunisticamente in base allo ius soli italiano, per poi

viaggiare via dall'Italia verso il Nord Europa. Oggi il cittadino italiano che viaggia con la madre non-UE ha diritto a ottenere il visto immediato alla frontiera per il genitore se è dimostrata la parentela (basta quindi il certificato di nascita); visto d'ingresso che può essere negato solo per "per ragioni politiche, di sicurezza o di salute pubblica" e in tal caso, le autorità devono dimostrare che chi lo chiede costituisce una "minaccia concreta e sufficientemente grave".

Tra qualche mese alla frontiera del Brennero, dove i nostri vicini austriaci già respingono le gente dalla pelle nera, ci sarà da ridere quando si presenteranno neonati italiani con genitori che "Quello più basso quello più basso è alto due metri" e che guardano "negli occhi gli elefanti".

Faranno altre leggi speciali solo contro i "nuovi italiani" rendendo l'Europa ancora di più il continente delle oligarchie, con cittadini di serie A e di serie B; ci sono dei precedenti, come il divieto pluriennale di circolazione che colpì i lavoratori bulgari e romeni (i lavoratori, non i delinquenti) quando le loro nazioni accedettero alla UE.

Nota: negli ultimi tre anni sono state stabilite sospensioni della libera circolazione nell'area Schenghen in oltre 40 occasioni. La libertà di circolazione per tutti è già una finzione.