ROTTA FUTURA

Ius soli - quello che chiedo io

 

Ieri son stato alla manifestazione del MNS contro lo ius soli. Mi sono limitato a tenere lo striscione e non ho ritenuto necessario raccontare che per puro caso, sul tram, ho incontrato la compagna di banco di mia figlia col padre. La piccola ha fatto con mia figlia tutto il percorso dal nido alla prima media, quindi per lo ius soli potrebbe essere naturalizzata "italiana" già a settembre, se la legge venisse approvata a breve nel testo in discussione al Senato.

Ho chiesto al papà se gli interessava questa opportunità e mi ha risposto che no, di sicuro non chiederanno la cittadinanza per la piccola.  È una cosa che non hanno chiesto e che non gli serve.

Li conosco abbastanza bene, vengono dal Sud America e lavorano duro. Quello che chiedono per la loro figlia è una città più sicura, che quando uscirà da sola dalle medie e attraverserà i malfamati giardini del nostro quartiere non venga disturbata dagli ubriaconi che ci vivono accampati. La stessa cosa che chiedo io.

Chiedono poi di pagare le tasse in modo giusto e di non essere sfruttati. Oggi vengono pagati a nero per

la maggior parte del lavoro. Gli stranieri ai cui figli vogliamo dare la cittadinanza non pagano le tasse in Italia mentre ricevono i servizi in Italia: anche loro dicono che non è giusto, ma le nostre tasse sono così alte che non ha senso pagarle qui. Chiunque farebbe come loro.

Poi c'è il problema che la maggior parte dello stipendio che gli viene pagato dagli italiani è versato a nero. Firmano un contratto da quattro, sei ore, ne lavorano otto o dieci. A chiedere questa cosa sono i datori di lavoro italiani, i controlli non li facciamo noi italiani. E se gli stranieri chiedono regole certe e garanzie, sono cittadini italiani come me a dire "guarda che se non ti sta bene prendo un altro!"

Nella scuola di mia figlia il 40% degli alunni è straniero. I grandi lavorano a servizio per gli italiani ricchi, a cui fa comodo avere nel quartiere accanto una scuola per i figli dei loro domestici, fattorini, portieri. Sono i ceti abbienti dei quartieri alti che sfruttano questa gente, che impongono agli stranieri che lavorano una cosa che non hanno chiesto, lo ius soli, e non gli danno quello che chiedono - sicurezza e diritti Quello che chiedo anche io.