ROTTA FUTURA

INDIPENDENZA!

#Combattere.

Noi dobbiamo combattere.

Quando ci vengono imposte regole che ci tolgono la libertà non possiamo non lottare, perché la libertà vale più della vita.

Non vi è più patto sociale con chi per il proprio interesse personale ti impone di sacrificare il tuo, senza dare nulla in cambio e senza ammettere una trattativa.

Chi ci dice "mors tua, vita mea" ha già fatto la scelta per la sua vita attraverso il tuo sacrificio e nella sua mente ci sono due elementi: che il tuo sacrificio è giusto e che tu non possa combattere per cambiare la scena.

La scena è questa: tu devi sacrificare i tuoi bisogni, le tue libertà e i tuoi lussi perché chi ti impone questo sactrificio ha deciso che è assolutamente giusto che egli mantenga i propri.

Dobbiamo combattere.

#Combattere.

Letture - Fiorirà l'aspidistra (1936)

 

Orwell, George, FIORIRÀ L'ASPIDISTRA

Mondadori, traduzione di Giorgio Monicelli, 318 pp

prima edizione 1960, edizione Oscar settimanali aprile 1966

Orwell, cioè Eric Blair, lo scrisse nel 1936, un anno prima di andare a combattere nella guerra civile spagnola. Sono ben più noti i suoi "1984" e "la fattoria degli animali", anche qui metodo e strumenti sono gli stessi; si tratta di allegorie nelle quali i personaggi collaborano a esporre il pensiero dell'A. senza troppa vita propria.

In questo romanzo l'A. ironizza sulla condizione dell'intellettuale della piccola borghesia e sul ricco nobile che cerca di fare il socialista, inutilmente in lotta per sfuggire al Dio Denaro, ai "quattrini". Interessanti le descrizioni di certe situazioni e tipi della società londinese, realistici anche se tratteggiati nel grottesco: ci fanno sorridere mentre ci preoccupa l'idea che forse conosciamo realmente gente così - c'è un qualcosa di Villaggio e Bulgakov.
Un po' rozzo il modo in cui l'A. si chiude la storia. Uno squallido  incontro d'amore, la gravidanza, il salvifico neonato, nelle 35 pagine finali.

Riporto questi brani:

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Isole e penisole

Cosa hanno in comune Islanda, Grecia, Portogallo, Irlanda, Italia e Spagna?

Sono tutti paesi europei che attraversano una crisi finanziaria molto grave che sta mettendo in ginocchio le loro economie, istituzioni e comunità. Alcuni di questi paesi sono di fatto "falliti". Sono i PIGS. Questa è una risposta, descrive il risultato e i sintomi, non si capisce cosa abbia provocato la crisi economica di economie tra le più ricche al mondo che sono parti di un sistema economico secondo per potenza solo a quello statunitense.

C'è un'altra risposta altrettanto corretta. Islanda, Grecia, Portogallo, Irlanda, Italia e Spagna: sono tutte isole o penisole. Nazioni con coste lunghe del continente e dell'economia europei. Rimangono escluse dalla lista alcune isole e  penisole: Norvegia, Danimarca, Svezia, Regno Unito. Cosa hanno un comune questi ultimi? In nessuno di questi paesi si usa la moneta Euro. È l'introduzione dell'euro che ha messo in crisi i paesi rivieraschi.

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300 - del difendere la semplice libertà di vivere in base alle leggi che ti sei dato

 > Dall'oggetto della tua mail deduco che hai visto '300' al cinema. Allora, del film che pensi?

Rispondo dopo solo un lustro a questa domanda. Il mio amico Claudio vide "300" piratato e me lo consegnò dicendo che non era riuscito a vederlo fino alla fine, si era incazzato perché... perché... "nella realtà Serse aveva la barba!"

Un paio di settimane fa ho ritrovato il disco e ho rivisto 300. Il disco di Claudio si interrompe, manca il finale del film - davvero aveva interrotto visione e registrazione. Troppo grande il suo attaccamento a Clio, la musa della storia. 

Il fatto è che "300" è un romanzo a fumetti, il riferimento alla battaglia delle Termopili è un espediente letterario che Miller usa per fare uno dei suoi discorsi appassionanti, come ha fatto anche in Sin City o nella sua versione di Batman da cui hanno tratto "il ritorno del cavaliere oscuro" - la storia è una metafora del presente.

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